Salmi 411 Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core. 2 Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. 3 L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio? 4 Le lacrime sono mio pane giorno e notte, mentre mi dicono sempre: «Dov'è il tuo Dio?». 5 Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: attraverso la folla avanzavo tra i primi fino alla casa di Dio, in mezzo ai canti di gioia di una moltitudine in festa. 6 Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. 7 In me si abbatte l'anima mia; perciò di te mi ricordo dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar. 8 Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati. 9 Di giorno il Signore mi dona la sua grazia, di notte per lui innalzo il mio canto: la mia preghiera al Dio vivente. 10 Dirò a Dio, mia difesa: «Perché mi hai dimenticato? Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?». 11 Per l'insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa; essi dicono a me tutto il giorno: «Dov'è il tuo Dio?». 12 Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio. | Salmi 41Preghiera di un malato tradito dall'amico (Mt 5:7; Sl 112) Sl 55 1 Al direttore del coro. Salmo di Davide. Beato chi ha cura del povero! Nel giorno della sventura il SIGNORE lo libererà. 2 Il SIGNORE lo proteggerà e lo manterrà in vita; egli sarà felice sulla terra, e tu non lo darai in balìa dei suoi nemici. 3 Il SIGNORE lo sosterrà quando sarà a letto, ammalato; tu lo consolerai nella sua malattia. 4 Io ho detto: «O SIGNORE, abbi pietà di me; guarisci l'anima mia, perché ho peccato contro di te». 5 I miei nemici mi augurano del male, dicendo: «Quando morrà? E quando sarà dimenticato il suo nome?» 6 E se uno di loro viene a vedermi, dice menzogne; il suo cuore accumula malvagità dentro di sé; e, appena uscito, sparla. 7 Tutti quelli che m'odiano bisbigliano tra loro contro di me; contro di me tramano il male. 8 «È stato colpito», essi dicono, «da un male incurabile; e, ora che è steso su un letto, non si rialzerà mai più». 9 Anche l'amico con il quale vivevo in pace, in cui avevo fiducia, e che mangiava il mio pane, si è schierato contro di me. 10 Ma tu, o SIGNORE, abbi pietà di me e rialzami, e io renderò loro quel che si meritano. 11 Così saprò che tu mi gradisci: se il mio nemico non trionferà di me. 12 Tu mi sosterrai nella mia integrità e mi accoglierai alla tua presenza per sempre. 13 Sia benedetto il SIGNORE, il Dio d'Israele, ora e sempre. Amen! Amen! | Salmi 41Davide si lamenta dei nemici e dei falsi amici 1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] Beato chi si prende cura del povero; l'Eterno lo libererà nel giorno dell'avversità. 2 L'Eterno lo custodirà e lo manterrà in vita; egli sarà reso felice sulla terra, e tu non lo darai in balìa dei suoi nemici. 3 L'Eterno lo sosterrà sul letto d'infermità; nella sua malattia tu, o Eterno, trasformerai completamente il suo letto. 4 Io ho detto: «O Eterno, abbi pietà di me; guarisci l'anima mia, perché ho peccato contro di te». 5 I miei nemici mi augurano del male, dicendo: «Quando morrà e quando perirà il suo nome?». 6 Se uno di loro viene a vedermi, dice il falso, mentre il suo cuore accumula iniquità; poi esce fuori e la sparge in giro. 7 Tutti quelli che mi odiano bisbigliano insieme contro di me; contro di me tramano il male, 8 dicendo: «Un male terribile gli si è attaccato addosso e non si rialzerà mai più dal luogo in cui giace». 9 Persino il mio intimo amico, su cui facevo affidamento e che mangiava il mio pane, ha alzato contro di me il suo calcagno. 10 Ma tu, o Eterno, abbi pietà di me e rialzami, perché li possa ripagare. 11 Da questo so che tu mi gradisci: se il mio nemico non trionfa su di me. 12 Quanto a me, tu mi hai sostenuto nella mia integrità e mi hai stabilito alla tua presenza per sempre. 13 Sia benedetto l'Eterno, il DIO d'Israele, da sempre e per sempre. Amen, amen. | Salmi 411 Per il Maestro del coro. Salmo di Davide. Beato chi si dà pensiero del povero! nel giorno della sventura l'Eterno lo libererà. 2 L'Eterno lo proteggerà e lo manterrà in vita; egli sarà felice sulla terra e tu non lo darai in balìa dei suoi nemici. 3 L'Eterno lo sosterrà quando sarà a letto, ammalato; tu trasformerai interamente il suo letto di malattia. 4 Io ho detto: “O Eterno, abbi pietà di me; sana l'anima mia, perché ho peccato contro di te”. 5 I miei nemici mi augurano del male, dicendo: “Quando morrà? e quando perirà il suo nome?”. 6 E se uno di loro viene a vedermi, parla con menzogna: il suo cuore intanto accumula malvagità dentro di sé e, appena uscito, egli ne parla in giro. 7 Tutti quelli che mi odiano bisbigliano tra loro contro di me; contro di me tramano il male. 8 “Un male incurabile”, essi dicono, “gli si è attaccato addosso; ora che giace, non si rialzerà mai più”. 9 Perfino l'uomo con il quale vivevo in pace, nel quale confidavo, che mangiava il mio pane, ha alzato il calcagno contro di me. 10 Ma tu, o Eterno, abbi pietà di me e rialzami, e io renderò loro quel che si meritano. 11 Da questo io riconoscerò che tu mi gradisci: se il mio nemico non trionferà su di me. 12 Tu mi sosterrai nella mia integrità e mi accoglierai alla tua presenza per sempre. 13 Sia benedetto l'Eterno, il Dio d'Israele, ora e sempre. Amen! Amen! |